Play Trade - Ring: Gioco dell'Anno VS PlayTrade!

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Play Trade - Ring: Gioco dell

Gioco dell’anno incontra il pubblico di Play trade! Al centro della sala dei partner in un ring dove nascono i confronti e si espongono i protagonisti! Chi schiererà play trade a sfidare i campioni del gioco dell’anno ?
7 interventi ogni mezz’ora dalla prima mattina in un dibattito animato:


0re 10:20 -Con centinaia di giochi pubblicati ogni all’anno, è vero che ancora troppi titoli sono spesso pubblicati frettolosamente, senza un adeguato lavoro di sviluppo, di editing o di playtesting alle spalle?
Spesso i giochi vengono pubblicati con un tempismo che ricalca, giocoforza, particolari periodi critici dell’anno (vacanze natalizie, periodo estivo, importanti fiere di settore, ecc..), il che, a volte, obbliga editori e produttori ad una corsa contro il tempo, talvolta non senza conseguenze. Ma se nei videogiochi eventuali difettosità possono essere corrette con patch di aggiornamento scaricabili gratuitamente, nei giochi da tavolo o di ruolo questo non è possibile. Quanto è diffusa la pratica, anche da parte degli editori importanti, di pubblicare i giochi senza un adeguato editing o playtesting del prodotto? È corretto nei confronti del consumatore? Che soluzioni si potrebbero adottare?

Relatore: Fabio Cambiaghi, redattore di ILSA, magazine di Informazione Ludica a Scatola Aperta.

ore 11:20 -Chi ne dice bene, chi ne dice male: il “Crowfunding” (Kickstarter e simili) fa bene al mondo del gioco oppure no?
Tra i progetti finanziati dalle piattaforme crowfunding, quelli relativi ai giochi sono quelli di maggior successo, subito dopo i progetti finalizzati alla realizzazione di nuovi dispositivi tecnologici. La particolare modalità di finanziamento dei titoli che raggiungono il target economico fissato dagli autori, rappresenta però una singolarità nell’industria del gioco. Tutto ciò potrebbe turbare i delicati equilibri di tutte le parti coinvolte (produttori, editori, consumatori)?


Relatore: Alessio Lana, giornalista del Corriere della Sera.

ore 12:20 -Il dilemma dell’asino di Buridano: con troppi giochi pubblicati, il consumatore non rischia, nell’incertezza, di non comprarne nessuno?
Nell'era degli smartphones e delle console, ogni anno escono quasi mille nuovi giochi da tavolo. È veramente un mercato in crescita o si pubblicano semplicemente troppi giochi? In questo diluvio di titoli, come possono orientarsi i consumatori e distinguere il grano dal loglio?

Relatore: Fabrizio Paoli, coordinatore del Gioco dell'Anno.

ore 15.00 -Per molti ma non per tutti. Esiste un “codice etico” dei giochi da tavolo e di ruolo?

Spesso giochi da tavolo e di ruolo affrontano temi controversi o di grande sensibilità. Dal “LARP” di Terre Spezzate a “Precious”, da “Secret Hitler” a “This War of Mine”, la lista dei titoli che possono suscitare perplessità da parte dell’opinione pubblica cresce ogni anno. Esistono argomenti che è inappropriato trattare in un gioco? Più in generale, è auspicabile la nascita di un codice di autoregolamentazione, anche etica, nel mondo dei giochi, ad esempio sulla falsariga del “PEGI” nei videogiochi?

Relatore: Paolo Cupola, presidente delle Giurie del Gioco dell'Anno e del Gioco di Ruolo dell’Anno.

ore 16:00 -La (scarsa) presenza femminile nel mondo del gioco (autrici, editrici, blogger...). Le donne ci sono o non ci sono? Hanno la giusta visibilità?

Un recente sondaggio su un gruppo Fb dedicato e il relativo articolo di Chiara “Morgen” Listo sul numero zero della rivista GDR Time, ha riportato all’attenzione della community una tematica ricorrente nel dibattito intorno al gioco di ruolo, ma che si estende anche a quello dei giochi da tavolo. Punti di vista diversi legati al genere e la tematica del genere nel gioco sono oggetto di questo incontro dedicata all’equilibrio maschile/femminile tra i giocatori e operatori nel mondo del tabletop gaming

Relatrici: Anna Benedetto, giornalista, blogger su gattaiola.it; Giulia Cursi, fondatrice IndieCON, Facebook Sisterhood of Evil community admin; Chiara Listo, videoblogger, Morgen di Morgengabe; Mirella Vicini, vicepresidente Giuria del Premio Gioco di Ruolo dell’Anno

ore 17:00 -Evviva gli stranieri! Solidità e/o inconsistenza del concetto di “gioco italiano"

Eurogames, ameritrash, German… il gioco da tavolo italiano non sembra trovare una collocazione stilistica precisa che possa identificarne tratti di effettiva originalità. Gli esempi di successo italiano - ancorché stilisticamente e commercialmente validi - sembrano sempre far riferimento a vincenti modelli stranieri.
Siamo proprio sicuri che l’Italia meriti o possa sperare, in un futuro, di affermare il Made in Italy anche nel settore dei giochi da tavolo? Sebbene in modo non dichiarato, il gioco “italiano” tenta da anni di affermare una propria autonomia e originalità senza tuttavia riuscire nell’intento. I motivi sono tanti e (ancora) poche le soluzioni al problema.

Relatore: Riccardo Busetto, giornalista e membro della Giuria del Gioco dell'Anno.

ore 18:00 -GdR “vecchia scuola” (D&D, 7th Sea, ecc…) o nuove esperienze senza master o con meccaniche innovative? Cosa fa più bene al GdR e, soprattutto, cosa è veramente il GdR?

Con quasi mezzo secolo di storia alle spalle il gioco di ruolo fa i conti col suo passato preparandosi al futuro. Nel corso di cinquant’anni, dalla “scatola rossa” di D&D si è passati a nuove esperienze ludiche e narrative con meccaniche anche radicalmente diverse da quelle tradizionali, basate sulla tipica “architettura” master-giocatore, miniature-dadi, eccetera. Ma titoli come Precious, Persi nella Pioggia, Omen, ad esempio, possono essere considerati oggi GdR tout court o sono qualcosa di diverso? Esiste un “disciplinare del gioco di ruolo”, e se sì, quali sono le regole che dovrebbe prevedere?.

Relatore: Luca Bonora, giornalista del Touring Club.

 

 

 

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