
Il tema di Play quest'anno è dedicato al 50° anniversario del 1968, con l'idea di rievocare giocando i fatti storici e i grandi cambiamenti sociali di quegli anni.
Il tema verrà affrontato in primis in compagnia di uno degli ospiti d'onore di questa edizione di Play: Massimo Casa. Professore di antropologia culturale, appassionato di poker e labirinti, scacchi e go, di giochi di simulazione e linguistici, a partire dal 1979 ha realizzato molti giochi in proprio o in collaborazione e una miriade di altre pubblicazioni ludiche per editori, manifestazioni culturali, programmi di formazione europea, agenzie pubblicitarie, reti televisive, riviste e giornali. In questa edizione di Play, presenterà al pubblico due suoi titoli a tema, molto noti per l'approccio irriverente e scanzonato. Presentazioni e partite dimostrative si svolgeranno sabato e domenica.
Corteo, gioco da tavolo incentrato sugli aspetti tattici di una manifestazione, è un wargame ironico e pieno di dettagli spassosi (come la toponomastica della città immaginaria dove si snoda il corteo) che offre la possibilità di avvicinarsi con spirito ludico al clima più "caldo" del periodo.
Chi vuole immergersi nell'atmosfera del movimento studentesco, può provare Sessantotto, un gioco da tavolo in cui il giocatore cerca di prevalere in assemblea e diventare Guida del Movimento, ma il suo successo individuale sta nella capacità di raggiungere gli obiettivi comuni.
Basato invece su luoghi di memoria, storie e protagonisti del 68 modenese - individuati e descritti dall'Istituto Storico di Modena, per il portale regionale che verrà pubblicato per l'occasione - è il gioco di ruolo La Scomparsa di Laura. I giocatori si ritroveranno coinvolti in una vicenda che si snoda negli ambienti del cattolicesimo del dissenso, tra l'associazione Il Portico e la Comunità del Villaggio Artigiano, passando per la Sala di Cultura del Palazzo dei Musei...
Per gli appassionati del wargame contemporaneo, due titoli d'eccezione verranno presentati a Play.
Non è un wargame, non è un gioco di ruolo, bensì un mix in cui ogni partecipante svolge un ruolo. Lost Youth, il megagame sul Vietnam che può fare giocare fino a 50 persone contemporaneamente, prevede commissari politici, giornalisti, capi villaggio pro o contro gli americani, scontri a livelli di plotone e compagnia, bombardamenti aerei. Molto importante è l'interazione con la popolazione, per verificare come si comporta nei confronti dell'invasore.
Con la sigla CO-IN, acronimo di COunterINsurgencies, ci si riferisce ad uno dei sistemi di gioco più gettonati del momento, nato per rappresentare i conflitti asimmetrici dove sono presenti fazioni non tradizionali, siano esse militari, politiche o economiche. Uno dei titoli più recenti, Fire in the Lake, ambientato durante la guerra in Vietnam, è considerato già un piccolo classico.